Alimentazione persone stomizzate

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Se state leggendo quanto segue, allora, molto probabilmente siete tra coloro che sono stati stomizzati o forse desiderate semplicemente stare vicino a qualcuno a voi caro che sta per subire un intervento di questo genere. State tranquilli, non siete soli: oggi in Italia vi sono circa 70.000 soggetti portatori di stomia e il loro numero è destinato a crescere. Il messaggio che deve passare è chiaro: il soggetto stomizzato non è “portatore di handicap”.

Il confezionamento di una stomia spesso è solo una condizione temporanea.
1. CHE COSA É LA STOMIA. QUANDO SI RENDE NECESSARIA, IN COSA CONSISTE L’INTERVENTO CHIRURGICO E QUALI TIPOLOGIE NE ESISTONO
2. QUALI SONO LE REGOLE CHE I PAZIENTI STOMIZZATI DEVONO SEGUIRE A TAVOLA: LA DIETA BASE PER I SOGGETTI PORTATORI DI COLOSTOMIA ED ILEOSTOMIA
3. PICCOLI ACCORGIMENTI DA SEGUIRE PER COLORO CHE HANNO SUBITO UN’UROSTOMIA. IL PAZIENTE É MAGGIORMENTE ESPOSTO AD INFEZIONI: QUANTO BISOGNA BERE E COSA. É NECESSARIO SEGUIRE UN A DIETA PARTICOLARE?

“1. CHE COSA É LA STOMIA. QUANDO SI RENDE NECESSARIA, IN COSA CONSISTE E QUALI TIPOLOGIE NE ESISTONO ”
Il termine “stomia viene dal greco stoma” e significa “bocca, apertura”. Il confezionamento di una stomia, eseguito in sede chirurgica, prevede la realizzazione di un’apertura addominale attraverso la quale vengono eliminate le sostanze di rifiuto prodotte dall’organismo. Si ricorre a tale procedura, qualora, a seguito di traumi e malattie che colpiscono intestino, vescica e vie urinarie, queste non riescano a lavorare correttamente. Per questo motivo, si può parlare di “colostomia, ileostomia e urostomia”.

“2. QUALI SONO LE REGOLE CHE I PAZIENTI STOMIZZATI DEVONO SEGUIRE A TAVOLA: LA DIETA BASE PER I SOGGETTI PORTATORI DI COLOSTOMIA ED ILEOSTOMIA”

Le persone stomizzate possono mangiare ciò che preferiscono, ma devono seguire alcune regole precise. Durante i pasti, che devono svolgersi in orari precisi, il soggetto deve masticare lentamente al fine di non ingurgitare aria. Si raccomanda, inoltre, di bere lontano dai pasti e di evitare di assumere tutto quanto favorisca la formazione di gas intestinali. I cibi devono essere consumati ben cotti avendo l’accortezza di usare metodi di cottura semplici. I portatori di colostomia devono orientarsi verso una dieta volta ad evitare la formazione di gas. Sono perciò banditi “pane, legumi, pesce fritto, cibi speziati”. I portatori di ileostomia devono invece prediligere alimenti ad azione astringente; via libera perciò a “pane, patate bollite, carote cotte e mele crude”. Essi devono, inoltre, reintegrare i liquidi persi con le feci assumendo circa 2 litri di acqua al giorno.

“3. PICCOLI ACCORGIMENTI DA SEGUIRE PER COLORO CHE HANNO SUBITO UN’UROSTOMIA. IL PAZIENTE É MAGGIORMENTE ESPOSTO AD INFEZIONI: QUANTO BISOGNA BERE E COSA. É NECESSARIO SEGUIRE UNA DIETA PARTICOLARE? ” Gli individui che hanno subito un’urostomia corrono il rischio di sviluppare “infezioni alle vie urinarie”. Si consiglia perciò di assumere circa 3 litri di liquidi al giorno. Ciò consente di “mantenere il sistema urinario pulito eliminando eventuali batteri”. Via libera ad acqua e “succo di mirtilli rossi”. La dieta in questo caso è libera facendo attenzione a limitare il consumo di cibi “che alterano l’odore delle urine quali asparagi, aglio e pesce”.

Quando ho sentito parlare, per la prima volta, di stomie intestinali ed urinarie ho subito pensato ad uno dei tanti interventi chirurgici che vengono eseguiti ogni giorno.
Questo però non è un classico intervento chirurgico tagli e cuci. La stomia, molto spesso, rappresenta l’unica ancora di salvezza per pazienti affetti da neoplasie o che hanno subito gravi incidenti.
Le procedure di cui stiamo parlando cambiano radicalmente la vita di chi le subisce e non solo da un punto di vista fisico.
Il paziente avrà, prima di tutto, bisogno di tempo per adattarsi alla nuova condizione.
Egli dovrà inoltre essere aiutato e seguito da personale esperto in un vero e proprio percorso riabilitativo al fine di poter ritrovare la propria autonomia ed indipendenza.
Solo l’accettazione della stomia come una nuova parte di se stessi potrà consentire al soggetto stomizzato di riprendere in mano la propria vita familiare, sociale e lavorativa.
Alla base dell’accettazione vi è però la conoscenza.
Ecco perché è importante che il paziente conosca l’intervento al quale sta per sottoporsi in ogni minimo dettaglio. Egli dovrà essere inoltre messo al corrente delle conseguenze che una procedura di questo tipo avrà sulla sua vita e su quella di chi gli sta accanto.
In questo contesto, appare fondamentale il confronto con specialisti pronti a dare una risposta alle innumerevoli domande che affollano la mente del paziente.
Egli potrà, inoltre, appoggiarsi ad una delle tante associazioni per pazienti stomizzati dislocate sul territorio, trovando così il sostegno di chi, come lui, è portatore di stomia.

ConvaTec, che realizza dispositivi innovativi per la gestione delle stomie in grado di agevolare la vita delle persone stomizzate, essendo leader da più di 35 anni in questa area ha capito subito l’importanza dell’individuo e del suo rapido ritorno alla vita quotidiana.

La filosofia alla base è che queste persone non vengono considerate pazienti, ma persone con necessità differenti (l’accettazione della condizione, lo sport, il lavoro, la vita di coppia, le questioni legali-ammistrative…). ConvaTec in questo segue e indirizza le persone stomizzate lungo tutto il loro percorso che va dalla diagnosi alla fase post operatoria.

Il supporto reale in questione che ConvaTec ha messo in campo dal 1991 si chiama Servizio ConvaTel: 15 consulenti che rispondono al telefono che hanno costruito insieme alla preziosa collaborazione con gli stomaterapisti un supporto reale per le persone stomizzate. In quest’ultimo caso ConvaTec crede nel supporto basato sulla relazione continua con gli infermieri stomaterapisti, questo, in modo da indirizzare le richieste presso i centri ambulatoriali più vicini qualora fosse necessario.

Il Servizio ConvaTel è diventato parte integrante di un programma più ampio me+: un programma che abbraccia persone stomizzate, stomaterapisti, una pscicologa, un avvocato e un’infermiera in grado di offrire informazioni, suggerimenti ed idee per vivere serenamente la propria vita quotidiana anche attraverso le nuove tecnologie: newsletter e social network in primis.

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