Carne vegetale e sintetica: gli effetti sulla salute

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Che cosa è la carne vegetale e perché fa male:

La carne vegetale, chiamata anche “carne finta” è un alimento spesso consumato da vegani e vegetariani. Assume la denominazione di “carne” perché ricorda le fettine di carne o gli hamburgers, ma è creata esclusivamente con ingredienti, appunto, vegetali. Ad esempio tofu, o un mix di soia e semi vari.

Non sono, però, solo coloro che non si nutrono di animali ad apprezzare questo alimento. Spesso lo utilizza anche chi è onnivoro ma è a dieta, perché ritiene sia più salutare e più magra rispetto alla carne tradizionale. Non è sempre così. Prima di acquistare nei supermercati o nei negozi artificiali la carne “finta”, bisogna stare attenti agli ingredienti riportati sulla confezione.

La carne vegetale, può essere addizionata di ingredienti non troppo salutari, come i coloranti, oppure esaltatori di sapidità, quantità eccessive di sale, grassi e zuccheri, per ricordare il sapore della carne. Ingredienti non propriamente dietetici, anzi. Ad esempio, viene aggiunto l’olio di cocco, un grasso sì vegetale ma che fa lievitare la quantità di grassi saturi. Il consumo prolungato di questo alimento può aumentare il rischio di problemi come l’ipertensione.

Il problema è che spesso i consumatori sono indotti a pensare che un alimento sia salutare per via di strategie di marketing. Infatti, se un prodotto viene presentato con “basse quantità di” oppure come “vegetale” l’acquirente è portato a credere che automaticamente sia più sano rispetto ai competitor, senza considerare gli altri ingredienti.

La carne sintetica: come si produce ed i dubbi degli esperti

Attualmente con il termine “carne finta” si intende la carne vegetale, ma esiste anche la carne sintetica ottenuta sì dai vegetali, ma dalle loro proteine. Insomma una carne ancora più “finta”, prodotta in vitro. 

Si stima che tale tipologia di carne costituirà l’alimento principale dell’alimentazione mondiale nel 2050, poiché la popolazione aumenta in modo esponenziale e l’ambiente non sarà più in grado di gestire i ritmi inquinanti dovuti all’allevamento intensivo. Alcuni studiosi, però, hanno controbattuto dicendo che gli allevamenti producono “solamente” tra il 15% e il 18% delle emissioni globali.

Inoltre, in Italia, gli esperti hanno sollevato una questione sull’impatto che la carne in vitro produce sulla salute, chiedendo al Ministero della Salute di tenere in considerazione un dibattito sulla tematica in questione. La carne sintetica è, per quanto riguarda la quantità di proteine, simile alla carne vera. Invece, la quantità di nutrienti come ferro, zinco e vitamina B12 al momento è nettamente inferiore, e non si sa se e quando sarà possibile produrre una carne sintetica simile a quella vera anche da questo punto di vista.

Non è comunque un alimento vegetale, e gli esperti sottolineano quindi che le indicazioni  riportate sulle confezioni sono da considerarsi fraudolente ed ingannevoli per i consumatori: le cellule sviluppate in vitro per la produzione di carne sintetica si sviluppano in brodi animali, arricchiti da antibiotici che stimolano la crescita cellulare. Inizialmente, inoltre, si utilizzava il siero bovino fetale, cioè il sangue estratto dai feti delle mucche, una tecnica molto cruenta. Tutt’altro che alimento etico, quindi. 

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